la Storia dei Bagni Barbadoro e di Mariangela

LA STORIA

La storia dei Bagni Barbadoro nasce in televisione. Una storia sotto i riflettori. Ancora adesso. Erano gli anni Cinquanta, l’epoca in cui il giovedì sera l’Italia intera rimaneva incollata davanti alla tv, pendendo dalle labbra di Mike Bongiorno e dei concorrenti che, come eroi televisivi, superavano prove e quiz per ritornare a casa più ricchi e sicuramente più famosi. Aldo Barbadoro è stato uno di loro che, partito da Savona dove gestiva un bar tabaccheria, è tornato vittorioso nella propria città e ha dato vita allo storico stabilimento. bagni_barbadoro_lasciaoraddoppiaUn concorrente, un mito, una storia epica. Che si è tramandata nel tempo fino a 37 anni fa, quando Mariangela Pirotto, capelli rossi e occhi vispi, si è messa “al timone” dei Bagni. Nonostante suo marito, Sergio Gaibazzi, pensasse che “uno stabilimento non è mica un coriandolo!”. E infatti la Pirotto ancora si commuove quando racconta che, dopo aver acquistato lo stabilimento di nascosto, Gaibazzi si era reso conto dell’azzardo ed era scappato di casa per qualche mese. Per poi tornare e rimanere al suo fianco, sempre. Portando allegria e scherzi. In una spiaggia che ha insita in sé l’anima dello show, perché con Barbadoro prima e i coniugi Gaibazzi poi, lo spettacolo non è mai finito. Cosa che confermano tutti i clienti, contagiati dalla simpatia degli “sketch” che marito e moglie offrivano ogni giorno ai Bagni. E a partire dal 2013, per ricordare con affetto Sergio Gaibazzi, mancato l’anno prima, la moglie Mariangela festeggia il compleanno della gestione regalando a tutti i clienti la maglia con la stampa di un veliero.

LE MILLE STORIE

Tante, troppe le vicende di cui la sabbia dei Bagni Barbadoro è stata testimone. “Non basterebbe un libro -sottolinea la Pirotto, con gli occhi stretti dal riso- la mia vita è qui, è sempre stata qui. bagni_barbadoro2Sempre con quel testone al mio fianco. Quante ne abbiamo combinate. Lui rideva e raccontava barzellette a tutti, sapeva intrattenere tutti i bagni. Uno showman fatto e finito. Aveva sempre la risposta pronta”. La mente persa nei ricordi, ogni lineamento del volto che sorride. Persino le mani di Mariangela Pirotto paiono sorridere, mentre gesticola concitata raccontando le mille e una storia. “Per un’estate, saranno stati gli anni Ottanta -continua ridendo- un camionista, si chiamava Berardo, veniva tutte le sere a farsi la doccia qui. Chiedeva gettone e shampoo. E l’abbiamo sempre accontentato. Finché una sera Sergio, a metà tra l’infastidito e il divertito, ha mischiato allo shampoo una bella dose di acqua ossigenata. Dovevate vederlo, tutti i Bagni ridevano. E’ entrato moro ed è uscito biondo, Berardo!” Risa e ricordi, mescolati, intrecciati stretti. La vita andava presa scherzando. Con l’ironia che tutti i clienti ricordano. “Come quella volta in cui, per un’estate intera – continua senza prendere fiato la Pirotto- abbiamo fatto credere a bambini e ragazzi che ogni notte una suora in accappatoio bianco veniva a fare il bagno qui. Li facevamo affacciare dalla terrazza, e vedevano questa figura incappucciata correre verso l’acqua e nuotare. Quella suora ero io. Ci hanno creduto per un’estate intera!” Uno stabilimento, mille scherzi. Mille memorie. Tanto che c’era chi, invece che pagare il biglietto del cinema, rimaneva ai bagni per godersi i battibecchi dei coniugi Gaibazzi. Come la cuoca Cina, che non scendeva mai in spiaggia a fare il bagno, preferiva rimanere in cucina “Meglio del cinema, siete!”.

I CAMPIONI

Dallo stabilimento nel cuore di Savona sono passati innumerevoli personaggi, tra cui Antonio Cassano, che spesso ripassa a salutare tutti, ma anche Vialli, Mancini, Zenga. Il calcio sembra essere lo sport dei Barbadoro, anche perché i Bagni hanno visto esplodere una stella nata pochi anni fa, ma cresciuta tra le sdraio dei bagni e le fila del Legino. bagni_barbadoro3Stephan El Shaarawy, ora in maglia giallorossa, sin da piccolo faceva il bagno nel mare delle Fornaci. Foto del campione ovunque nello stabilimento, tra le quali campeggia quella in cui il calciatore, tornato sul campo del Legino per firmare gli autografi ai piccoli atleti, ha ringraziato Mariangela Pirotto per l’affetto di tutti gli anni trascorsi ai Barbadoro. Gli anni in cui era un ragazzo con poco tempo da passare in spiaggia, tra un allenamento e l’altro. Tanti sacrifici, e pochi spiccioli in tasca, come ogni adolescente. E la Pirotto, con un affetto per lui come per tutti i ragazzi dei Bagni, chiudeva uno o due occhi e spesso non lo faceva pagare. “Ti porterà fortuna, vedrai” diceva. E infatti, qualche anno dopo, l’esordio nel Genoa. E l’orgoglio di una donna che lo ha trattato come un figlio. Ancora oggi El Sharaawy torna a trovarla, sempre col sorriso. “Che ragazzo, Stephan -sorride guardando le sue foto- educato e umile. Sapevo sarebbe diventato un campione”. Il cuore pieno d’amore per i “propri” bambini e il sorriso sempre sulle labbra. E l’umore sempre alto nella grande famiglia che è quella dei Barbadoro.