Genova G8, 20 anni dopo

Quello che segue è un resoconto scritto il 23 Luglio 2001, due giorni dopo il G8, ed inviato ad alcuni amici

A distanza di 20 anni non credo di dover fare grandi modifiche

Qui sono le foto del reportage


Genova G8, la mia versione

Da due anni ormai io e Laura seguiamo incontri-convegni e dibattiti sulle varie tematiche affrontate la scorsa settimana dal Genoa Social Forum (GSF)

Da mesi incontriamo più o meno sempre le stesse persone, come noi interessate a questi temi; assieme si chiacchiera, si discute, ci si confronta

C’è chi è stato in Guatemala, chi in Messico, chi in Africa, chi nei Balcani, chi sta per andare in India, chi lavora con gli immigrati a Genova, chi lavora in ONG che operano in diverse zone del mondo etc etc

Dall’autunno scorso si è iniziato a lavorare in vista del G8 (ndr Giubileo degli Oppressi, incontro con Zanotelli e Beppe Grillo…!!)) e tante persone hanno dedicato molto del loro tempo a preparare incontri di formazione a genova e fuori

Il risultato sono state oltre 1.000 associazioni diverse tra loro (ndr. 1187, di cui 86 genovesi, 929 nazionali e 172 internazionali), cattoliche e laiche, politiche e non, che hanno portato a genova 300.000 persone (a loro spese) per manifestare contro qualcosa in cui non credono ma soprattutto per qualcosa in cui credere!

 

MERCOLEDÌ 18:

Mattino:

cerco di ritirare il pass-fotografo per la zona rossa, nell’ordine sono stato:  Magazzini del Cotone-Piazza Matteotti-Questura-Palazzo Ducale-Teatro della Corte e qui finalmente l’ho ritirato

Pomeriggio:

vado subito in zona rossa (non ancora off limits ma già sotto controllo), vedo le prime grate in allestimento e penso “queste non le tira giù nessuno”;  arrivo ai magazzini del cotone ma è tutto deserto e non funzionante, noto le varie imbarcazioni della Marina, i militari su gommone, Carabinieri, Polizia, Guardia di Finanza, Corpo Forestale ma è tutto molto tranquillo

Sono contento di avere il pass ed eccitato per i giorni che stanno per arrivare

 

GIOVEDÌ 19:

Mattino:

finalmente si comincia!

vado a visitare il GSF a Punta Vagno per respirare l’aria che tira, non c’è moltissima gente ma gli incontri (due/tre per volta mattino e sera) sono abbastanza frequentati, riprendo la vespa e vado al Carlini dove si trovano le tutebianche (generalizzando);  l’aria è un poco diversa (in tutti i sensi), c’è una atmosfera molto hippies, gente accampata sotto dei tendoni in mezzo alla polvere del terreno, altri con proprie tende sull’erba e nel campo da baseball, altri ancora sulle gradinate che leggono, parlano, dormono, giocano

Dopo circa mezz’ora che sono li inizia la conferenza stampa (tantissimi media presenti) e mi fermo per vedere come butta;  nel complesso è molto tranquillo, tra qualche frase un po delirante sull’impero, sui popoli e quant’altro le cose procedono molto tranquillamente;  prendo contatto con il “leader” di un centro sociale genovese per il giorno dopo, vorrei infatti fare qualche foto al corteo

Pomeriggio:

ore 16:30 appuntamento in Piazza Sarzano con Claudia e Michele per la manifestazione sui Migranti, grande festa, molto colore, travestimenti, carri, canti, allegria

La partecipazione è altissima (si dice 50.000), il corteo sfila benissimo davanti alla chiesa di Carignano, per via Corsica fino in corso A.Saffi, e qui si sfila tra container a due livelli sul lato mare (per evitare lanci di oggetti sul quartier generale delle forze dell’ordine) e due cordoni di poliziotti e carabinieri dal capolinea del 35 in divisa antisommossa al fine di evitare che vi siano deviazioni (non sono belli ne i container ne i cordoni ma sono comprensibili);  vola qualche fischio, qualche insulto e qualche presa in giro ma senza agitazioni particolari

Un amico però mi racconta che mentre stava passando ha visto un ragazzo vestito da manifestante-duro che si dirigeva verso la polizia (il mio amico teme provocazioni stupide), ma all’ultimo il cordone si apre e il ragazzo passa in mezzo (mah!) e chiacchera con i militi, poi però il fesso rientra in corteo 200mt dopo alla stessa altezza e riconosciuto da un gruppetto deve iniziare a correre…

La manifestazione prosegue, io mi sposto verso un camion che trasmette musica araba e africana, si balla e si marcia

VENERDÌ 20

Giornatona!

A Manin si trovano Rete Lilliput, Botteghe del Mondo, ManiTese, Emergency e molti altri con stand, bandiere, striscioni, cartelli, pittura bianca per mani e viso (simbolo di non violenza); tutti pronti per andare a corvetto e dintorni a fare un sit-in di fronte alle grate

Al Carlini si preparano le Tutebianche (senza tuta!) per il corteo che dovrebbe arrivare a tentare lo sfondamento all’inizio di via XX

A piazza Dante ci sono alcuni settori del GSF, i francesi di Attac e altri che tenteranno l’invasione non cruenta e dimostrativa della zona rossa

Voglio vedere (e fotografare ) tutto!

 

Mattino:

Ore 900 sono al Carlini per una prima visione, ma sono tutti ancora in alto mare, il mio referente mi dice che non partiranno prima delle 11;  me ne vado allora a dare una occhiata ai posti che dovrebbero essere oggetto di “assalto”

  • a brignole hanno posto una fila lunghissima di container (non previsti!) che dal Teatro della Corte scendono fino a corso Buonos Aires per girare lungo piazza della Vittoria fino a via XX
  • in fondo a via de Amicis c’è uno sbarramento di polizia con autoblindo che filtra verso brignole chi non ha il pass (ma non è ancora zona rossa!)
  • all’altezza del tunnel di piazza delle Americhe si trova un doppio sbarramento polizia-CC con il solito armamento e in più idranti, sono molto agitati (comprensibile) e non vorrebero farmi passare;  giro dai giardini e passo lo stesso
  • davanti a via XX ci sono tantissimi poliziotti, due autoblindo e la grata;  dietro la grata (ma chi cavolo potrebbe passare, RAMBO!?) altrettanti poliziotti e due panzer tipo risiko
  • lungo via XX un secondo blocco di grate (giusto per terminator II) e autoblindo, panzer…blablabla
  • a ponte monumentale ci sono 20/30 tra poliziotti e CC a cavallo (forse per saltare le grate!?)
  • altezza piazza Dante grate, CC e polizia ma meno che altrove, in compenso trova le camionette con idranti del corpo forestale (giuro vorrei sentire i loro discorsi e pensieri per essere rinchiusi li in mezzo!)
  • piazza de Ferrari, milizie ovunque, nel complesso una desolazione!! A pochi passi un attivissimo spazzino che ultima di pulire i lastroni della fontana (a non molti metri i cavalli hanno dato del loro meglio!)
  • piazza Matteotti abbastanza tranquilla, non mi lasciano entrare a Palazzo Ducale (ci vuole il superpass!) ma mi guardo intorno e vedo le mutande appese di fronte a Ducale, inizio a scherzarci con un fotografo e un giornalista stranieri, scopro che sono del New York Times e allora vado giù duro, gli spiego perchè, come, quando, in relazione a cosa, chi, dove e altro ancora delle mutande e delle finte facciate, si unisce un giornalista del Secolo e il risultato lo si é potuto vedere sui giornali, in internet etc etc (piccole soddisfazioni)

Torno giù per via XX, recupero la vespa e decido di tornare verso il Carlini, ma quando arrivo verso viale Brigate capisco che sta succedendo qualcosa, abbandono la vespa e proseguo a piedi:  in corso Buenos Aires si stanno per fronteggiare polizia e un gruppo abbastanza lontano di ragazzi mascherati e vestiti di nero;  mi avvicino, supero i poliziotti e mi piazzo all’incrocio con corso Torino, noto che il Credito Italiano non esiste più e inizio a capire che si deve trattare di qualche gruppetto strano, parlo con altri fotografi e giornalisti e mi spiegano che si dovrebbe trattare di anarchici o simile   D’un tratto lo scontro degenera e partono i lacrimogeni (veramente pesanti!), la polizia avanza e il guppetto si sparpaglia, una parte si dirige oltre brignole e un’altra si sposta in corso torino dove poco dopo brucia cassonetti e prosegue con le attività ormai note

Ho cercato di resistere, di vedere e di fotografare qualcosa ma non riuscivo più tenere gli occhi aperti e inoltre non era il posto più tranquillo, per cui dopo un pò sono indietreggiato verso Brignole;  ho incontrato una persona che conosco del GSF (ciao Angelo) che parlava con Enrico Deaglio (giornalista) e ci siamo trasferiti nello Star Hotel a seguire la diretta di primocanale

Sono ormai le 14:30 (oggi non si mangia!), sento degli amici che sono a Manin e decido di raggiungerli

Quando arrivo a Manin trovo un poco di fermento poichè i Black Block (BB) pare stiano arrivando (erano quelli scappati da corso buenos aires,  ….. ma che scappati!?  Respinti!!)

Lascio la mia fidanzata, sua sorella e la ragazza di un amico risalire le creuse per mettersi al sicuro e con l’amico scendo verso Corvetto a vedere la situazione

Arrivati in piazza Marsala la scena è:  un gruppo folto (200pp) del gruppo di Manin sta occupando con calma la piazza, da via Palestro scende un plotone di poliziotti seguito da autoblindo che a pochi metri dalla piazza si mette le maschere antigas;  la tensione sale, le persone del gruppo si inginocchiano e alzano le mani, la polizia avanza ma tentenna, non capisce quel che succede

Un signore del GSF si porta verso le milizie per dialogare con il funzionario, prevale il buon senso (almeno qua!) le forze si spostano verso il lato opposto, i manifestanti si sparpagliano su tutta la piazza, coinvolgono alcuni poliziotti che addirittura si tolgono il casco (devono avere un caldo infernale!) insomma si dialoga;  però girando oltre le autoblindo alle loro spalle noto una decina di poliziotti che sono rimasti in tenuta e c’è molto nervosismo tra loro, litigano quelli senza casco con quelli che ancora ce l’hanno (uno impreca “ma cos’è questo un circo?”), ma in fondo forse sono comprensibili, caldo, tensione, addestramento, voci etc etc

Ad un certo punto arrivano voci preoccupanti, uno del GSF va dal funzionario e gli dice “stanno arrivando gli anarchici da Manin, diteci da che lato dobbiamo scappare e vi lasciamo la piazza”, I POLIZIOTTI NON SANNO NULLA, i telefonini funzionano meglio, MA A COSA SERVONO TRE ELICOTTERI?

A questo punto prendiamo salita San Rocchino e arriviamo in CORSO Solferino, ci dirigiamo verso Manin ma non appena svoltiamo in corso Armellini vediamo a 100 mt i BB che marciano verso di noi rovesciando cassonetti, spaccando vetri di auto blablabla, tempo di fare uno o due foto e poi scappiamo giù verso via Assarotti;  non che qui però la situazione sia migliore, infatti stanno scendendo con la stessa andatura:  cerchiamo di recuperare la mia vespa che è poco sopra; quando la raggiungiamo i BB sono a pochi metri da noi, per fortuna parte alla prima (non sempre accade!!) e, salito il mio amico al volo, ci infiliamo nella traversa

Dopo dieci/quindici minuti di attesa tentiamo via S.Bartolomeo degli Armeni, ci dividiamo, lui a piedi a riprendersi il suo scooter a Manin mentre io riprovo a salire su per Assarotti, mi va bene anche perchè vado piuttosto veloce, ci si rincontra in Piazza e poi ognuno al recupero della propria fidanzata

A casa scopriamo che è morto un manifestante, Carlo Giuliani

C’è grande tristezza perchè abbiamo potuto vedere come un gruppetto piccolo abbia potuto scatenare un inferno tanto grande

Le tutebianche non sono un esempio di lucidità mentale ma non hanno mai fatto azioni così gravi, il loro obiettivo (che personalmente non trovavo molto furbo) era una azione dimostrativa (hanno bisogno di mostrare la loro esistenza) consistente nel tentativo di invasione della zona rossa

Perchè la polizia ha attaccato con lacrimogeni il corteo proveniente dal carlini ancora lungo corso Gastaldi? Prima ancora che arrivassero al contatto? Prima ancora che arrivassero in zona gialla?

A COSA SERVIVANO LE ZONE SE POI NON SONO STATE RISPETTATE?

Non è che l’intenzione era scatenare le ire delle tutebianche in modo che degenerassero?

 

SABATO 21

Mattino

Laura ed io ci sentiamo con alcuni amici che, un pò per paura di altri scontri ma soprattutto per scelta morale, non intendono partecipare alla grande manifestazione del pomeriggio

Noi invece pensiamo che sia necessario essere in tanti per mostrare la nostra volontà pacifica

Ore 1130 partiamo, direzione Punta Vagno

A genova ormai ci sono solo manifestanti e polizia, per la strada si incontra un fiume di gente che cammina verso la stessa meta

Ore 1300 manca un’ora alla partenza, con i due soliti amici e con i nostri mezzi percorriamo C.so Italia verso Sturla ma dopo pochi metri deviamo verso Albaro;  fatti 500mt rimaniamo bloccati da un blocco di polizia, ci ributtiamo verso c.so Italia (contromano) ed ecco che ci vediamo di fronte la marea umana colorata col mare alle spalle

Il clima è allegro, un poco teso ma vivace

I vari gruppi (lilliput, rifondazione, cobas, manitese, emergency, etc etc ) si sono orgnizzati con propri cordoni si sicurezza al fine di non far infiltrare membri esterni

La marcia è irregolare, notizie da telefonini riportano di scontri a p.le Kennedy, si dibatte se proseguire o no, “stiamo in gruppo e andiamo”

Io tengo al collo la Nikon, con un orecchio ascolto Radio Popolare che aggiorna puntualmente sugli avvenimenti, con l’altro si telefona in continuazione con amici a Sturla e in corso Sardegna, li la situazione è tranquilla

La radio dice “il corteo è continuo da sturla a marassi!!” la notizia ci fa piacere e ci fa pensare che il tutto possa proseguire

Invece, fatta l’ultima curva davanti a noi abbiamo piazza Rossetti invasa dal fumo bianco dei lacrimogeni e da quello nero dei roghi, il corteo ondeggia ma prosegue

Tra le telefonate ricevo più volte quella di un amico poliziotto che da via Ceccardi mi aggiorna sulla situazione (MA PERCHÈ I GENOVESI ERANO DENTRO LA ZONA ROSSA? PERCHÈ AL COMANDO DELLE OPERAZIONI C’ERANO PREFETTI NON GENOVESI? Gli scontri a p.le Kennedy forse sono uno scherzo del destino! DALLAS non è forse così lontana!)

Il corteo, con l’ausilio del servizio d’ordine di rifondazione e altri e seguendo le istruzioni di un parlamentare con megafono su un container, devia in via Casaregis per poi curvare in via Cecchi

Riusciamo a fare pochi metri, la polizia ci spara contro i lacrimogeni, tutti corrono ovunque, cerchiamo di restare uniti ma è impossibile, riesco a fare una foto ma poi gli occhi mi si chiudono, raggiungo una scalinata, ritrovo la mia fidanzata che mi aspetta più in alto e poi ci rifugiamo in casa di un gentile amico in via Pisa

I BB arriveranno poco dopo anche li sotto ma solo di passaggio (come sempre spinti dalle milizie!)

Sono ormai le 1700 circa, nella nostra situazione fortunata seguiamo alla TV gli avvenimenti

Alle 19:30 esco con una amica per accompagnarla a recuperare lo scooter a Punta Vagno, le va bene e lo troviamo intatto pur se a 20mt da una macchina ancora fumante;  c.so Italia è impressionante, resti ovunque di macchine bruciate, computer divelti vetrine rotte blablabla

Torniamo a prendere il resto del gruppo e poi tra vari giri raggiungiamo casa

E’ FINITA

 

DOMENICA 22

Leggiamo a televideo del blitz alla scuola Diaz (certe cose le avevo sentite raccontare in Guatemala e lette a proposito dei regimi di Cile, Argentina, Salvador!!)

Siamo arrabbiati

Siamo delusi

Siamo tristi

Siamo increduli

Dopo pranzo decido di andare a sentire la conferenza stampa del GSF

Il tendone è pieno di gente, soprattutto di giornalisti da tutto il mondo

Inutile scrivervi tante cose

Solo tre testimonianze:

  • un medico del gsf racconta di aver visto in corso Gastaldi quattro poliziotti raggiungere un ragazza isolata, picchiarla, manganellarla,una volta caduta a terra riempirla di calci, poi dopo che è riuscita a scappare alla furia raggiungerla e nuovamente picchiarla etc etc, risultato 14 punti in testa con un taglio arrivato all’osso, costole rotte e lividi in tutto il corp
  • -sempre lo stesso medico ha visitato poco sopra tre ragazze che stavano sedute su un muretto dietro la casa dello studente e sono state buttate giù (3mt) da alcuni poliziotti che poi non sono riusciti a picchiarle grazie all’intervento del padrone di casa che le ha aiutate ad entrare
  • un avvocato del GSF presente nella nottata al blitz narra di un giornalista straniero che stava dormendo, svegliato dal casino si è trovato i poliziotti addosso, risultato le due braccia rotte nel tentativo di ripararsi dai colpi

il resto non ve lo racconto perchè è troppo!!!

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